Il processo di produzione del pellet

Ott 5, 2022 | Macchinari, Produzione

Il processo di produzione del pellet avviene attraverso varie fasi, a partire dalle parti del legno scartate dalla lavorazione, oppure direttamente dal legname prelevato dai boschi; è importante che il composto non contenga sabbia, o residui chimici che, bruciando, sarebbero nocivi per chi li respira.

Con il termine “pellet” si indica solitamente del materiale a forma di piccoli cilindri, composto perlopiù dagli scarti della lavorazione del legno, e può avere vari ambiti di utilizzo, tra cui i più comuni sono il riscaldamento, sia domestico che industriale, o per l’alimentazione di centrali termoelettriche.

Secondo un report del 2020, l’Italia risulta al primo posto per consumo di pellet nel riscaldamento, con un totale di 3,4 milioni di tonnellate all’anno. Il pellet è inoltre un materiale a basso costo ed alta resa, e può essere una soluzione utile a cominciare ad eliminare gradualmente l’uso di combustibili fossili per uso energetico, riducendo l’inquinamento ambientale.

 

Il processo di produzione: fasi di lavorazione del pellet

 

Le presse pellettatrici

Le pellettatrici (o presse pellettatrici) sono i macchinari che si occupano della produzione vera e propria del pellet. Il loro compito è quello di trasformare il materiale grezzo nei cilindri di pellet, ovvero il prodotto finito. Le pellettatrici possono avere diversi motori per garantire la produzione di diverse quantità di pellet/ora.

Ogni giorno alle pellettatrici vengono trasportati camion carichi di materie prime e possono arrivare in molte forme diverse. Parte della materia prima può essere segatura, trucioli di legno, scarti di segheria e persino alberi interi non adatti al legname. Le materie prime possono essere verdi, appena tagliate, possono essere parzialmente essiccate o addirittura essiccate in forno.

Tramite il processo di produzione, il pellet acquisisce una serie di caratteristiche che lo rendono in grado di avere una combustione efficiente, in linea con gli standard degli apparecchi in cui verranno utilizzati.

 

Cippatrici e mulini a martelli

Alcuni impianti di pellet iniziano il loro processo facendo passare grossi pezzi di legno attraverso una cippatrice per la lavorazione.

Non tutti gli impianti di produzione hanno necessariamente una cippatrice; la maggior parte di essi, però, ha un mulino a martelli all’inizio del loro processo di macinazione. Questi macchinari prelevano tronchi, segatura e trucioli di legno e li scompongono in una dimensione sempre più piccola, rendendo l’essiccazione e la pressatura del pellet più veloce e uniforme.

 

Essiccatori

Se una pellettatrice utilizza materie prime tagliate da poco, materiale esposto alle intemperie o ad alta umidità, o una miscela di materie prime che possono avere parti bagnate, devono essiccare la segatura ed ottenere un basso livello di umidità.
L’essiccatore utilizza gas naturale, propano o altri combustibili per riscaldare il materiale e renderlo adatto all’uso combustibile.

 

Il mulino a pellet

Dopo l’essiccazione, la segatura viene pressata attraverso stampi ad alta pressione. Questo processo fa riscaldare la segatura e rilasciare lignine naturali nel legno che legano insieme la segatura. Il mulino determina anche la densità, il diametro e la lunghezza del pellet. Tutte queste caratteristiche sono molto importanti per una buona qualità combustibile del pellet.

 

Processo di pruduzione e lavorazione del pellet

 

Raffreddamento e conservazione

Il pellet esce dal mulino tra 200 e 250 gradi e con una consistenza morbida. Si utilizza una torre di raffreddamento per abbassare la temperatura del pellet e renderli più solidi e compatti. Dopo questa operazione, i pellet vengono conservati all’interno di silos in attesa della distribuzione.

 

Confezionamento e distribuzione

Il metodo più comune per la distribuzione in Italia è il confezionamento in sacchi da 15kg. Grandi impianti industriali o fabbriche possono invece richiederne quantitativi pari a diversi quintali o tonnellate.

 

I vantaggi del pellet

L’utilizzo del pellet come combustibile presenta molti vantaggi, la maggior parte dei quali di tipo ambientale:

  • Il pellet non ha emissioni nocive, diversamente da altre fonti combustibili;
  • Può essere prodotto e distribuito a km0, al contrario di petrolio e gas che hanno bisogno di spese di trasporto;
  • Utilizza scarti di produzioni precedenti;
  • È più economico;
  • Non ha emissioni di CO2;
  • Possiede un alto potere calorico

 

Processo di combustione del pellet